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Cari concittadini, oggi è la Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, 106° anniversario della fine della Prima Guerra mondiale.

Il 4 Novembre del 1918, in Italia, terminava il primo conflitto mondiale e con esso il dramma che vide la morte di milioni di persone e il sacrificio di troppi giovani strappati al futuro. Il significato del ricordo della Grande Guerra, non è e non deve essere quello della celebrazione di una vittoria, o della sopraffazione del nemico, ma quello di aver difeso la libertà, raggiungendo un’unità tanto difficile quanto voluta. Nel ricordo dei caduti, il 4 Novembre 1921 la salma del milite ignoto, trasportata in treno da Aquileia a Roma, fu tumulata all’altare della Patria, che da allora diventò il fulcro delle solennità nazionali e il simbolo di un sacrificio elevato. Nel 1949 il 4 Novembre divenne Festa dell’Unità Nazionale a ricordo di come la Repubblica italiana si sia fondata sulla memoria del Risorgimento e di come la Grande Guerra abbia permesso l'unificazione nazionale, per poi tradursi in Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, che quest'oggi festeggiamo.


In questa giornata commemoriamo e rivolgiamo un pensiero ai caduti e ai dispersi di tutte le guerre, ma anche un sincero ringraziamento ai militari in servizio, in Italia e nelle missioni all’estero. Qui al cimitero monumentale porgiamo un deferente omaggio ai nostri concittadini di Mirandola caduti o dispersi nella Prima e nella Seconda Guerra Mondiale e in tutte le guerre. Il loro sacrificio ha contribuito alla nascita di un'Italia unita, libera e solidale e ci consegna una preziosa occasione di memoria, riflessione e confronto.


Il passato ci aiuta a comprendere il significato del presente e del nostro ruolo di cittadini, di adulti, di educatori, di amministratori, di responsabili dell'oggi.

C’è un messaggio forte e chiaro che giunge dalla nostra Costituzione: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Un messaggio che ancora oggi, in un contesto internazionale così duramente segnato da guerre e conflitti, rappresenta un monito che ci richiama al senso di responsabilità. Ripudiare la guerra significa vincere l'egoismo umano anteponendovi il dialogo e l’interesse dei più deboli. Impariamo dal nostro passato, non disperdiamo la lezione della storia e la saggezza tramandata: impegniamoci, in prima persona, perchè al nostro Paese e alle giovani generazioni serve, anche quando non lo richiedono espressamente, ricordiamo che l’Italia unita si è stretta al costo di grandi sacrifici e che è importante mantenere vivo il prezioso senso di appartenenza identitaria che ci lega e di cui le nostre Forze Armate sono eloquente espressione.

Non domani, bensì oggi e per sempre!


Un ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato a questa commemorazione e a tutti quelli che si impegnano quotidianamente per l'Italia, Patria fondata sulla democrazia e sulla libertà.


VIVA L’ITALIA UNITA E LE SUE FORZE ARMATE STRUMENTO DI PACE E VANTO DELLA NAZIONE.


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Ultimo aggiornamento: 05-11-2024, 10:01