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Inizia da lontano, da quel viaggio dell’eroe dal multiforme ingegno, l’esplorazione sul Vivere insieme proposta dalla settima edizione del Memoria Festival, organizzato dal Consorzio per il Festival della Memoria in collaborazione con Giulio Einaudi Editore: stasera lo spettacolo di anteprima Le guerre di Ulisse, da un’idea del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi messa in scena dalla Band Giovanile John Lennon (ore 21, Tenda della Memoria), e da domani venerdì 30 settembre fino a domenica 2 ottobre, ospiti e pubblico potranno confrontarsi e dialogare autenticamente sul senso e il significato, la teoria e la pratica della vita in comune. Attraverso dialoghi, letture, monologhi e performance in diversi luoghi di Mirandola, in compagnia di protagonisti del panorama culturale nazionale e internazionale, il Festival inviterà a ragionare sulle realtà e dinamiche nelle quali viviamo, con fatica o con piacere, per andare oltre ciò che diamo per scontato e naturale.

Invitato da Michel Foucault sulla cattedra di Semiologia letteraria al Collège de France, nel 1977 il critico sociale Roland Barthes intitola il suo primo corso Comment vivre ensemble: in anni di speculazioni e contrasti sui modelli di società, le strutture della modernità, sul rapporto tra l’individuo e il potere e su quello fra il linguaggio e la realtà, tornare alla domanda basilare sul come realizzare la vita in comune significava riconoscerne una complessità e un mistero ancora da indagare.

Ed è proprio questa esplorazione che il Memoria Festival riprende, dedicando la settima edizione al Vivere insieme: dal 30 settembre al 2 ottobre, inviterà ospiti e pubblico a mettersi in gioco, a impegnarsi in un dialogo capace di ritrovare il legame autentico fra le parole e le cose. Articolato in 12 cerchi tematici e con il consueto approccio multidisciplinare (filosofia e politica, arte e storia, teatro e letteratura, musica e cinema, ambiente e antropologia), il Festival offrirà l’occasione di scandagliare le tante forme diverse di vita in comune, dalle più piccole e chiuse, private, a quelle pubbliche, che fanno degli individui una comunità. Il tutto senza mai lasciar andare il filo della memoria, la trama identitaria che mantiene connessi al passato e rende possibile tessere il futuro.

A partire dall’affermazione di Aristotele secondo cui l’uomo è un animale politico e che il vivere in società è un’esigenza connaturata al suo essere, ma raccogliendo la sfida critica a mettere in pratica tale destino, al Memoria Festival si aprirà con lo spettacolo di anteprima Le guerre di Ulisse, da un’idea del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi messa in scena dalla Band Giovanile John Lennon, per condividere con il pubblico il giusto spirito di viaggio di scoperta verso nuove consapevolezze (giovedì 29 ore 21). Come ogni anno, il tema sarà declinato attraverso mille sfaccettature: si discuterà di comunità con Enzo Bianchi, ex priore di Bose (venerdì 30 ore 21), dei volti luminosi ma anche oscuri di Roma con lo scrittore Nicola Lagioia (sabato 1 ore 15), delle città di domani con l’architetto Carlo Ratti (domenica 2 ore 11) e dello spazio delle città con lo storico dell’arte Tomaso Montanari (venerdì 30 ore 21), di fraternità con il sociologo Sergio Manghi (venerdì 30 ore 11), di vita nello spazio con l’astronomo Cesare Barbieri (venerdì 30 ore 11) e nell’esercito con il Generale Giuseppe Cucchi (venerdì 30 ore 16.30), mentre altre emozioni e modi di vivere insieme saranno ricordati dall’allenatore ed ex calciatore Antonio Cabrini, campione del mondo con l’Italia nel 1982 (sabato 1 ore 17).

Si occuperà di difficili convivenze nel mondo contemporaneo il giornalista e inviato di guerra Franco Di Mare, in dialogo con l’antropologo Marino Niola (sabato 1 ore 21), mentre lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet farà luce sulla convivenza tra genitori e figli (domenica 2 ore 21.15), e lo storico Alberto Melloni spiegherà perché la chiesa si declina al plurale (sabato 1 ore 19). E se l’autrice Veronica Raimo si immergerà in quel nucleo sociale primario che è la famiglia (venerdì 30 ore 18), il giornalista Francesco Merlo parlerà del significato, oggi, nella nostra società liquida e dai molti diritti negati, del vivere insieme nel matrimonio (domenica 2 ore 17), per poi seguire la scrittrice Silvia Romani in un viaggio attraverso il racconto del mito (sabato 1 ore 10.30), e il filologo Maurizio Bettini che riporterà al centro l’imprescindibilità del dialogo e della comunicazione con i classici (sabato 1 ore 21), mentre lo scrittore Marco Belpoliti parlerà di simboli e significati del Nord (sabato 1 ore 21). In ambito civile e politico, il giurista ed ex presidente della Corte costituzionale Gustavo Zagrebelsky e Francesco Pallante, docente di diritto costituzionale, spiegheranno perché l’uguaglianza sia da imparare e non innata (domenica 2 ore 15), per poi passare dalla dimensione pubblica a quella quotidiana con il linguista Gianluigi Beccaria e il suo elogio della lentezza (venerdì 30 ore 10.30), l’antropologo Vito Teti sul partire e restare, poli della storia dell’umanità (sabato 1 ore 16), e lo psichiatra e scrittore Vittorino Andreoli che indagherà la sfida sul vivere insieme a un malato di mente (sabato 1 ore 19). A Daniela Brogi, docente di letteratura italiana contemporanea, il compito di ridisegnare lo spazio delle donne restituendo merito ai talenti (domenica 2 ore 21), mentre lo scrittore e giornalista Toni Capuozzo condividerà la sua esperienza come inviato nelle zone di guerra (sabato 1 ore 11) e Fabio Cantelli Anibaldi, vicepresidente del Gruppo Abele, racconterà del rapporto tra individuo e comunità nell’esperienza di San Patrignano (sabato 1 ore 21).

E ancora: si discuterà di cosa significhi essere ebrei, come origini e paradigma, insieme allo storico dell’ebraismo italiano ed europeo Riccardo Calimani e il rabbino capo della Comunità ebraica di Roma Riccardo Di Segni (domenica 2 ore 15.30), della vita in carcere con la dirigente della Casa circondariale Lorusso e Cutugno di Torino Cosima Buccoliero (domenica 2 ore 18). Ampliando lo sguardo al nostro essere umanità, si guarderà al pianeta da diverse prospettive: luogo di evoluzione per l’uomo e le sue convivenze alimentari, grazie al dialogo tra la giornalista scientifica e scrittrice Eliana Liotta e Marino Niola (sabato 1 ore 16); terreno di scontro fra ciò che è umano e ciò che è naturale, con il giornalista e scrittore Antonio Pascale (sabato 1 ore 16.30); palcoscenico solcato da pericolose disuguaglianze e fratture economiche, spiegate dallo scrittore e giornalista Riccardo Staglianò (domenica 2 ore 16); infine, come mondo nuovo con altrettante sfide per l’economia, illustrate dalle giornaliste Mariangela Pira e Annabella D’Argento. Il nesso fra economia e società sarà al centro anche delle considerazioni sul problema dell’inflazione, con i giornalisti Debora Rosciani e Mauro Meazza (domenica 2 ore 15), e delle riflessioni sul rapporto tra pandemia e guerra proposte dal professore di Ermeneutica filosofica all'Università di Trieste Renato Cristin (venerdì 30 ore 21). Spazio anche al confronto sul valore e il futuro delle reti sociali e lavorative: dall’evoluzione del coworking come filosofia e prassi, raccontata dall’imprenditore Massimo Carraro (domenica 2 ore 18.30), alla ricerca di buone pratiche su come vivere bene insieme nel mondo aziendale, con la presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola Giorgia Butturi, la ricercatrice al Dipartimento di Economia dell’Università di Modena e Reggio Emilia Eleonora Costantini, Beatrice Fassati di Fondazione Cariplo, Roberta Mantovani, presidente e amministratore delegato di Mantovanibenne, Anna Zattoni, presidente e fondatrice di Jointly – Il Welfare Condiviso e il commercialista Giancarlo Attolini (venerdì 30 ore 17.30). Inoltre, a riprova di quanto la socialità umana sia simile e quella di altri animali, e da essi dovrebbe imparare, l’etologo Enrico Alleva e l’epistemologo Gilberto Corbellini (sabato 1 ore 18 e ore 15.30) illustreranno le dinamiche delle società animali, del tutto analoghe a quelle umane e rispetto a queste, non di rado, migliori.

L’indagine sul senso del vivere insieme si proietterà anche indietro nel tempo con il focus sulla filosofia di Giovanni Pico con Saverio Campanini, professore di lingua e letteratura ebraica, lo storico della filosofia Pasquale Terracciano e Giovanni Licata, docente di storia della filosofia araba ed ebraica (venerdì 30 ore 18.30), e di streghe, magia ed inquisizione tra Quattrocento e Cinquecento con Matteo Duni, professore di Storia del Rinascimento e i docenti di Storia Moderna Michaela Valente e Vincenzo Lavenia (sabato 1 ore 18.30), mentre lo storico e politico Miguel Gotor riporterà il pubblico alla temperie degli anni Settanta, l’ultima “epoca” del secolo scorso (domenica 2 ore 15.30). Il passato che riaffiora sarà al centro anche dell’incontro con il funzionario archeologo della Soprintendenza Carolina Ascari Raccagni, l’antropologa forense Laura Donato, l’archeologo Mauro Calzolari e Francesco Benassi, Francesca Guandalini e Simona Scaruffi, archeologi dell’Associazione Professionale ArcheoModena, dedicato ai ritrovamenti durante gli scavi post-terremoto all’ex convento di San Francesco, che hanno restituito memorie proprio dell’epoca della signoria dei Pico (sabato 1 ore 11.30). E, per restare in un’ottica di viaggio attraverso il tempo, il neo vincitore della LXXVI edizione del Premio Strega Mario Desiati si concentrerà sulle comunità generazionali, per descrivere un legame profondo ma conflittuale, di apertura e chiusura, di promesse e disillusioni, di alleanze e distanze (venerdì 30 ore 17), mentre Mauro Bonazzi, docente di Storia della filosofia antica, ci racconterà i segreti del vivere insieme per gli antichi (domenica 2 ore 21).

Attraverso dialoghi, letture, monologhi e performance in diversi luoghi di Mirandola, in compagnia di protagonisti del panorama culturale nazionale e internazionale, si proverà quindi a gettare uno sguardo alle realtà e dinamiche nelle quali viviamo, con fatica o con piacere, ad andare oltre ciò che diamo per scontato e naturale. Un invito alla restanza, al non fuggire di fronte alla fatica della prassi, oltre che del concetto, e una chiamata alla transigenza, ovvero a quella disposizione alla ragionevolezza e alla mitigazione del compromesso che sole possono riuscire a tradurre le intenzioni in azioni, a calare l’ideale nel reale. Perché se non sono bastati 2500 anni di riflessioni, esperimenti e storia, per pacificare il significato e le modalità di qualcosa che dovrebbe essere naturale e spontaneo per ognuno di noi, forse significa che il vivere insieme richiede uno spazio di intelligenza collettiva ancora tutto da costruire.

A guidare il simposio a più voci di questa edizione del Memoria Festival sarà ancora una volta la struttura dei 12 cerchi tematici: I. Comunità; II. Città; III. Intenzioni civili; IV. Vita quotidiana; V. Phantasia; VI. Pensare Dio; VII. Pianeta; VIII. Vivere insieme alla storia; IX. Sentire; X. Insieme a Pico; XI. Musica, dedicata a una delle più evocative e impalpabili delle arti; XII. Cinema, la magia del grande schermo. E poi una ricca serie appuntamenti dedicati ai più piccoli con giochi, laboratori e spettacoli teatrali dai 4 ai 13 anni: i dialoghi a tu per tu, venerdì 30 dalle ore 15, con le autrici Alice Keller, per scoprire come nasce una storia, e Guia Risari, per immaginare la perfetta vita insieme in un luogo ideale, l’allegra simulazione di dinamiche condominiali con Cristina Petit, o il workshop narrativo con il TeatrO dell’Orsa. Sabato 1 dalle ore 15 ancora narrazioni, storie forti ed emozioni con lo scrittore Guido Sgardoli e l’invito a scoprire tutte le maschere che indossiamo nell’arco di una vita, il richiamo alla gentilezza e all’arte dell’accoglienza con l’autrice Pina Irace, l’incontro simbolico fra il pieno e il vuoto proposto dalla scrittrice Cristina Bellemo come indizio di curiosità e strumento per appianare i conflitti. Domenica 2 sempre dalle ore 15, seguendo la storia buffa di Emanuela Bussolati, si scoprirà come diventare pian piano autonomi, Silvia Geroldi aiuterà a costruire poesie haiku mettendo in comune parole e fantasia, e all’autore Fabrizio Silei toccherà nientemeno che la difficile missione di provare a spiegare cos’è l’amore...

Il Festival è promosso e organizzato dal Consorzio del Festival della Memoria (i cui soci fondatori sono Comune di Mirandola, Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola, San Felice 1893 Banca Popolare, Coldiretti Modena) in collaborazione con Giulio Einaudi Editore. Soci sostenitori: Cpl Concordia Soc. Coop, Autocarozzeria Imperiale, Egicon, Rotary Club Mirandola, Lions Club Mirandola. Con il patrocinio del Ministero della Cultura e il patrocinio e contributo della Regione Emilia-Romagna. Platinum sponsor Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola; gold sponsor Aimag, ASZ associati studio legale tributario, Coop Alleanza 3.0, B.Braun, BPER Banca, Sidam, Coldiretti Modena; silver sponsor Cima, Redax, San Felice 1893 Banca Popolare, Assicoop Modena&Ferrara, X2 Solutions, Mantovanibenne srl, Pico Adviser Group, Autoscuola Malagoli. Si ringrazia per la collaborazione: Cpl Concordia Soc. Coop, Eurosets, Intersurgical, Lions Club Mirandola, Rotary Club Mirandola, AeC Costruzioni, Egicon, Autocarrozzeria Imperiale, Truzzi Spa, Goldoni Infissi, Gualdi Motors, Campani Group, Franciosi srl, HMC Group.

Sponsor tecnici: Consulta del volontariato di Mirandola, Il centro internazionale di Cultura Giovanni Pico della Mirandola, Vivai Morsilli, Cantina Ventiventi. Media partner Radio Pico.

Il Comitato scientifico del Festival è composto da: Ernesto Franco, presidente, Lina Bolzoni, Gian Piero Brunetta, Sandro Cappelletto, Marino Niola e Alberto Oliverio.

Memoria Festival Vivere Insieme

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Ultimo aggiornamento: 30-01-2024, 11:56