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I reati contestati vanno dalla presenza irregolare sul suolo dello Stato, all’effrazione con bivacco sino alla guida con patente falsa

Non si ferma il lavoro di presidio del territorio svolto dagli operatori della Polizia Locale. Un’intensa attività di prevenzione, svolta in supporto agli altri corpi delle forze dell’ordine, che ha portato a tre accertamenti e ad altrettante denunce.

A seguito di accertamento stradale di “routine”, si riscontrava come il conducente dell’auto fermata fornisse una patente che, dopo un'attenta valutazione degli Operatori, risultava essere falsa. All’atto di denuncia a piede libero, con l'accusa di contraffazione ed uso di documento falso, faceva seguito il del documento contraffatto e del veicolo, successivamente riconsegnato al proprietario, che era persona diversa dal conducente.

Sempre all’inizio del mese di febbraio, a seguito di varie segnalazioni da parte di utenti della strada, veniva inviata una pattuglia all'altezza della Strada Statale Nord per verificare la presenza di un’auto che procedeva sbandando vistosamente e rischiando di procurare incidenti, in considerazione del traffico intenso. Intercettato, all'altezza dell'incrocio di via Nocedella, il conducente, in evidente alterazione alcolica, veniva posto prima a pretest e, risultando positivo, accompagnato presso il Comando cittadino. Le risultanze delle prove sul soggetto fornivano un riscontro positivo, con livello di ebrezza sette volte superiore al limite consentito (3,61 g/L a fronte di un limite di 0,5). Al reo, veniva successivamente ritirata la patente e applicato il fermo del mezzo.

Infine, gli operatori in servizio di pattuglia, passando in via Roma all'altezza del civico n.6 dov'è ubicata la ex sede della Polizia Locale di Mirandola, procedevano - insospettiti - al controllo dello stabile poichè in presenza di evidenti segni di forzatura sulla porta d'ingresso. In uno degli appartamenti al primo piano, gli Agenti si imbattevano in cittadino extracomunitario, intento a bivaccare il quale aveva provveduto a creare un vero e proprio rifugio con tanto di effetti personali vari.Tale soggetto veniva accompagnato presso il Comando, fotosegnalato ed indagato per l'ingresso illegale nel territorio dello Stato, invasione di edifici, danneggiamento e getto di cose pericolose.

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Ultimo aggiornamento: 30-01-2024, 11:56