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Il Sindaco Greco: “Rispettare, attraverso il ricordo, la sofferenza di centinaia di migliaia di innocenti perseguitati senza pietà”

Si sono svolte nella mattinata odierna, Venerdì 10 Febbraio, le commemorazioni ufficiali del Giorno del Ricordo a Mirandola. Il Sindaco Alberto Greco, accompagnato dai Consiglieri comunali Guglielmo Golinelli, Fulvio Diazzi, Giuliano Tassi, Marcello Furlani, Emanuele Zanoni e Marian Lugli, ha deposto una corona di fiori – come da recente tradizione – presso la targa della Via dedicata ai martiri delle Foibe a san Giacomo Roncole.

Nonostante il clima di tensione creato ad arte in questi giorni – ha aperto nel suo discorso il Sindaco Alberto Greco - non ci siamo fatti intimorire dall’azione immotivatamente denigratoria messa in atto da quella fazione politica consapevole, per tanti troppi anni, di aver sottaciuto un crimine feroce, perpetrato nei confronti di nostri connazionali. I cittadini di Istria e Dalmazia, di fatto, furono costretti a subire le conseguenze di due guerre: quella nel corso del conflitto ed una seconda, ad eserciti ormai smobilitati: un dramma nel dramma che, per centinaia di migliaia di persone, significò subire violenze di ogni genere, il dover abbandonare precipitosamente le proprie case ed infine, nelle situazioni più atroci, essere giustiziati senza processo e gettati in quelle insenature naturali poi, tristemente passate alla storia come foibe”.

Un discorso appassionato, quello tenuto dal Sindaco Alberto Greco, prima della benedizione impartita da Don Fabio parroco del Duomo di Mirandola, che volutamente non raccoglie le continue provocazioni intimidatorie di questi ultimi giorni, lasciano doverosamente spazio al ricordo di chi tutto perse senza – per oltre cinque decenni – poter vedersi riconosciuta una legittimazione istituzionale. “Tante verità sono state infoibate per astio ideologico, opportunismo politico, paura di andare controcorrente o totale disinteresse – ha concluso il Primo Cittadino citando volutamente un passaggio del libro “Verità Infoibate” di Fausto Biloslavo – Storie terribili, che ognitanto riaffiorano nel presente, tornando di attualità. Una ragione in più per non dimenticare questa triste pagina del nostro Paese: perchè certe atrocità, al di fuori di qualsiasi convinzione e credo politico/ideologico non si ripetano mai più”.

Al termine della commemorazione tutti i presenti, su invito del Sindaco, hanno aderito alla proposta di recarsi presso la strada intitolata a Norma Cossetto (zona Stazione delle Corriere – traversa di Via 29 Maggio) per deporre una rosa rossa.

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Ultimo aggiornamento: 30-01-2024, 11:56