I colombi
Conoscere la problematica e le azioni intraprese dal Comune

L’aumento dei colombi nei centri storici si è avuto a partire dal secondo dopo-guerra come conseguenza dell’espansione urbanistica e delle trasformazioni sociali. L’abbandono dell’attività da parte di molti allevatori e lo stile di vita sempre più consumistico hanno introdotto nell’ambiente urbano: rifiuti, depositi di granaglie e cibo offerto volontariamente dai cittadini zoofili. Inoltre nei nove Comuni della Bassa Modenese, il sisma del 2012 ha aggiunto non pochi problemi legati ai danni materiali degli edifici storici. La domesticità del colombo e la selezione di razze prolifiche ha costituito il presupposto del rapido incremento demografico, in presenza di risorse consistenti (cibo e siti di nidificazione). I problemi creati dall’eccessiva presenza di colombi sono connessi alla sporcizia, all’accumulo di guano sui marciapiedi, sui balconi e sulle facciate degli edifici.
Caratteristiche dei colombi
Il piccione selvatico occidentale è una specie di Columbide abbastanza diffusa; dalla sua forma domestica Columba livia domestica, che include i piccioni viaggiatori e numerose razze ornamentali e da carne, discendono i colombi semi-selvatici diffusi sia in quasi tutto il mondo, soprattutto nelle piazze delle grandi città. L'uccello è lungo 30–35 cm con apertura alare di 62–68 cm. È resistente e veloce nel volo. La vita di un piccione comune varia dai 3 ai 5 anni allo stato selvatico. La coppia cova due uova di colore bianco deposte dalla femmina, per 21 giorni si alternano di giorno la femmina e di notte il maschio. I nuovi nati saranno alimentati dalla coppia per i primi 5 giorni con una specie di latte proveniente dal gozzo dei genitori e per i giorni successivi l'alimentazione sarà un mix tra latte, semi di grano, semi di granturco e altro che i genitori possono facilmente trovare. In città è molto presente, soprattutto nelle piazze e nei parchi. Il piccione è granivoro, quindi la sua alimentazione consiste in cereali e leguminose.