EMERGENZA CORONAVIRUS CHIESE E CELEBRAZIONI LITURGICHE
il 03/04/2020
Date le disposizioni conseguite all'emergenza da Coronavirus, tra cui anche le limitazioni ala possibilità da parte dei fedeli di recarsi a pregare in chiesa il Ministero dell’Interno con la risposta fatta pervenire a tutte le Prefetture, chiarisce quanto segue:
- Non è prevista la chiusura delle chiese;
- La preghiera dei fedeli deve avvenire nelle modalità tali da assicurare la prevenzione dei contagi: accesso limitato, distanze di sicurezza, divieto di assembramenti;
- Al fine di limitare gli spostamenti dalla propria abitazione è necessario che l’accesso alla chiesa avvenga solo in occasione di spostamenti determinati “da comprovate esigenze lavorative” o per “situazioni di necessità” e che la chiesa sia situata lungo il percorso, di modo che, in caso di controlli, possa esibirsi la prescritta autocertificazione o rendere dichiarazione in ordine alla sussistenza di tali motivi;
- Le celebrazioni liturgiche possono continuare a svolgersi senza la presenza del popolo;
- Le celebrazioni liturgiche senza il concorso dei fedeli e con solo i celebranti e gli accoliti strettamente necessari per il rito non rientrano nel divieto normativo;
- Per le celebrazioni della Settimana Santa il numero dei partecipanti non potrà che essere limitato ai celebranti, al diacono, al lettore, all’organista, al cantore e agli addetti per la trasmissione;
- I partecipanti alle celebrazioni dovranno munirsi di autocertificazione inserendo i dati richiesti e adducendo come motivo “comprovate esigenze lavorative” indicando giorno, ora e sede della celebrazione;
- I matrimoni sia civili che religiosi, non sono vietati ma devono sottostare al divieto di assembramenti quindi sono permessi con la sola presenza del celebrante, dei nubendi e dei testimoni, avendo cura di osservare la prescrizione sulle distanze.